Manuale Stufa a Pellet Ravelli R70 PDF

In questa pagina puoi trovare il manuale di istruzioni della Stufa a Pellet Ravelli R70 in formato PDF, disponibile per il download gratuito. Il manuale fornisce tutte le informazioni necessarie per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione della tua stufa, aiutandoti a garantirne un funzionamento sicuro ed efficiente. Scaricando il documento, avrai a disposizione una guida dettagliata che ti accompagnerà passo dopo passo nell’utilizzo corretto del prodotto e nella risoluzione di eventuali problematiche.

Cosa Troverai nel Manuale Utente Stufa a Pellet Ravelli R70

Il manuale della Ravelli R70 fa parte del manuale d’uso e manutenzione dei modelli dotati di tecnologia RDS, quindi tutte le indicazioni che trovi valgono per questa stufa a pellet canalizzabile con display palmare. Fin dalla prefazione l’azienda ti ringrazia per l’acquisto e ti chiede di leggere il manuale prima dell’installazione e dell’utilizzo, spiegando che un montaggio scorretto o una manutenzione sbagliata fanno decadere la garanzia e possono creare pericoli per persone e cose.

Subito dopo trovi il capitolo sulla garanzia. Viene spiegato che la garanzia viene riconosciuta dal rivenditore secondo i termini di legge solo se la stufa non è stata manomessa, se l’installazione è stata eseguita a norma e secondo le prescrizioni del costruttore e se sono state rispettate tutte le indicazioni del manuale. Sono elencate le parti non coperte, come refrattari, vetro, guarnizioni, vernice, griglia di combustione, resistenza di accensione, ceramiche e componenti estetici, e viene sottolineato che l’uso di pellet scadente o di combustibili non ammessi può danneggiare la stufa e annullare la garanzia su quei componenti. Per attivarla è necessario registrare il prodotto sul portale garanzie Ravelli, caricando i propri dati e la ricevuta di acquisto; per ogni problema il riferimento resta sempre il rivenditore o il Centro Assistenza Tecnica autorizzato.

Nelle informazioni generali viene chiarito che il manuale fa parte integrante della stufa e deve restare con essa per tutta la vita utile, anche in caso di vendita, spostamento o noleggio. È redatto in italiano e, in caso di incongruenze con eventuali traduzioni, fa fede la versione originale. Viene anche spiegata la simbologia usata nel testo: un’icona evidenzia le informazioni particolarmente importanti, un’altra richiama l’attenzione su avvertenze legate alla sicurezza.

Il capitolo sulle sicurezze è uno dei più densi. Ravelli ricorda che installazione, verifica dell’impianto, prima taratura e collaudo iniziale devono essere eseguiti solo da personale qualificato. La stufa va collegata a una canna fumaria singola a norma che garantisca il tiraggio dichiarato e deve essere installata in un locale dotato di adeguata presa d’aria o di un sistema equivalente di apporto aria comburente. È vietato usare la stufa come inceneritore, è vietato utilizzare combustibili diversi dal pellet, in particolare combustibili liquidi o legna tradizionale, ed è vietato farla funzionare con porta o cassetto cenere aperti o con il vetro rotto. Siccome le superfici diventano molto calde, il manuale raccomanda di non toccare la stufa senza protezioni e di usare il guanto in dotazione per aprire il coperchio pellet durante il carico. Viene consentito l’uso da parte di bambini sopra gli otto anni e di persone con capacità ridotte solo se sorvegliate e istruite sui rischi. È proibito modificare la stufa, disattivare sistemi di sicurezza o usare ricambi non originali. In caso di incendio in canna fumaria l’indicazione è di chiamare immediatamente i Vigili del Fuoco e non tentare manovre improvvisate.

Nella descrizione della stufa il manuale definisce l’uso previsto e quello scorretto ragionevolmente prevedibile. L’uso corretto è il riscaldamento di ambienti domestici mediante combustione di pellet di legno in locali abitativi, non in bagni o camere da letto se non in configurazione ermetica. Viene spiegato che la stufa è sicura se installata secondo norma, usata entro i limiti dichiarati, mantenuta come indicato e se non vengono rimossi i sistemi di sicurezza. Tra gli usi scorretti rientrano l’uso come inceneritore, l’impiego di combustibile diverso dal pellet di legno certificato da 6 mm, l’uso con combustibili liquidi, il funzionamento con porta aperta o cassetto cenere estratto. A carico dell’utente restano una serie di obblighi: leggere il manuale prima di qualsiasi operazione, tenere lontani dal corpo stufa combustibile e materiali infiammabili, utilizzare solo pellet con le caratteristiche indicate, collegare la stufa a una canna fumaria a norma e garantire l’apporto d’aria esterna, effettuare le pulizie con la frequenza prescritta e usare solo ricambi originali. È vietato usare liquidi infiammabili per accendere, sostituire componenti di propria iniziativa, ostruire prese d’aria e usare la stufa per asciugare biancheria.

Una sezione importante spiega come deve essere il pellet. È descritto il processo di produzione con segatura essiccata e pressata senza collanti: il pellet deve essere costituito solo da legno non trattato, con umidità inferiore al 10 per cento, densità intorno a 650 kg/m³, diametro 6 mm e lunghezza tra 10 e 40 mm. Il manuale richiama la norma UNI EN ISO 17225-2 che definisce le classi A1, A2 e B e consiglia pellet certificato A1 o A2, DIN PLUS o ÖNORM M 7135. Ricorda che va sempre stoccato in luogo asciutto perché a contatto con l’umidità si gonfia e diventa inutilizzabile, e mette in guardia sui combustibili non ammessi come legna, segatura sfusa, carbone, plastica, carta trattata, rifiuti e qualsiasi materiale che possa emettere gas tossici: l’uso di questi combustibili è vietato, inquina e fa decadere garanzia e sicurezza.

La parte su trasporto e installazione fornisce le regole per l’installatore, ma ti aiuta a capire come dovrebbe essere posizionata la R70. Viene data una procedura per movimentare la stufa su bancale con transpallet, per fare il disimballo e controllare eventuali danni da trasporto, e si insiste sul fatto che la stufa va sempre mantenuta verticale per proteggere porta e vetro. Il locale di installazione deve avere un volume minimo di 15 m³, una presa d’aria verso l’esterno di sezione libera non inferiore a 80 cm² e non deve essere messo in depressione da cappe aspiranti o altri apparecchi a combustione. Il pavimento deve sopportare il peso della stufa e, se è infiammabile, va protetto con materiali isolanti. La stufa non va installata in bagni, camere da letto o ambienti esplosivi a meno di soluzioni ermetiche specifiche.

Il sistema di evacuazione fumi è trattato con grande cura. Il manuale distingue tra canali da fumo, cioè i tratti che collegano la stufa alla canna fumaria, e la canna fumaria vera e propria. Per i canali da fumo richiede tubazioni certificate EN 1856-2, con tratti orizzontali il più corti possibile e leggera pendenza verso l’alto, non più di tre cambi di direzione e mai curve iniziali a 90 gradi che favoriscono depositi di cenere. È vietato l’uso di tubi flessibili metallici o in fibrocemento e lo scarico diretto a parete; la canna fumaria deve essere singola, non collettiva, isolata e coibentata, con andamento prevalentemente verticale, massimo due cambi di direzione da 45 gradi, raccordi a T con camera di raccolta condensa e ceneri e comignolo antivento con sezione di uscita adeguata e posizione al di fuori della zona di reflusso. Nel manuale trovi vari schemi grafici di installazione che mostrano intubamenti, raccordi con T di raccolta condensa e pendenze consigliate dei tratti orizzontali.

Dopo l’installazione la sezione sui collegamenti chiarisce che il cavo di alimentazione va collegato solo a operazioni concluse e che la presa deve essere facilmente accessibile. L’impianto elettrico deve avere messa a terra e, in caso di collegamento diretto, un dispositivo di disconnessione con apertura dei contatti adeguata alla categoria di sovratensione. Per i modelli canalizzati il manuale parla anche dei condotti di canalizzazione: la stufa R70 può scaldare altri ambienti tramite tubi da 80 mm collegati alle uscite posteriori; questi tubi devono sopportare temperature fino a 200 °C e vanno isolati dove passano vicino a materiali infiammabili o accessibili alle persone. Il manuale consiglia tubazioni metalliche, curve a 45 gradi, coibentazione per ridurre dispersioni e griglie di uscita che impediscano il contatto con le pale del ventilatore.

La parte centrale del manuale è quella dedicata al palmare di comando e alla simbologia del display. La schermata Home mostra la data, l’ora, la temperatura ambiente letta dalla sonda, il livello di potenza impostato e lo stato della stufa (spenta, accensione, lavoro, modulazione, ecc.). Con il tasto OK si accende o spegne l’apparecchio e, in pressione breve, si entra nei menu. Con il tasto 1 si accede al set ambiente e si diminuiscono i valori; con il tasto 2 si accede al set potenza e si aumentano i valori. La prima pressione di un tasto con display spento accende solo la retroilluminazione, così non si inviano comandi involontari.

Le procedure di utilizzo iniziano con i controlli da fare prima di accendere: pellet nel serbatoio, camera di combustione pulita, porta e cassetto cenere ben chiusi, spina collegata, documenti e adesivi rimossi, braciere ben posizionato. Il manuale avverte che nelle prime ore di uso è normale percepire odori di vernice in essiccazione e metallo caldo e consiglia di tenere la stufa a bassa potenza lasciando aerare il locale. Prima della prima accensione e ogni volta che la tramoggia si è svuotata completamente, va eseguito il carico coclea, una procedura che riempie il tubo di alimentazione pellet; si attiva dal menu Stato stufa e viene descritta passo passo.

L’accensione e lo spegnimento avvengono tenendo premuto il tasto OK dalla schermata Home, con un segnale acustico che conferma l’operazione. Durante le fasi di accensione il display mostra le scritte “ACCENSIONE”, “ATTESA FIAMMA”, “FIAMMA PRESENTE” e infine “LAVORO” quando la combustione è stabilizzata. Se l’accensione non va a buon fine entro il tempo massimo, compare l’allarme “Mancata accensione”: prima di riprovare bisogna controllare che ci sia pellet, che non ci siano ostruzioni, che porta e cassetto cenere siano chiusi e, nei modelli senza braciere autopulente, che il braciere sia vuoto, pulito e reinnestato correttamente.

L’impostazione della temperatura ambiente si gestisce da menu Set ambiente. Puoi scegliere un valore in gradi da 7 a 40, oppure EST per usare un termostato esterno collegato alla morsettiera TERM, oppure MAN per far lavorare la stufa a potenza costante ignorando la temperatura. È possibile anche attivare la lettura con la sonda integrata nel display palmare, utile se questo viene montato a parete in un punto più rappresentativo della stanza. Quando si usa il termostato esterno la schermata non mostra più la temperatura ma la scritta T ON o T OFF secondo lo stato del contatto, e la stufa passa in modulazione o si spegne in base a quel segnale.

La potenza di lavoro si imposta nel menu Set potenza scegliendo un livello da 1 a 5. A potenze più alte aumentano consumo di pellet e velocità della ventola ambiente. Durante il lavoro, quando la temperatura ambiente impostata viene raggiunta, la stufa passa in modalità LAVORO MODULA, riducendo la potenza per mantenere la temperatura con il minimo consumo.

Il menu Utente raccoglie tutte le funzioni accessibili senza password. Nel menu Stato stufa puoi vedere valori in tempo reale come velocità fumi, stato della coclea, giri estrattore, temperature fumi e sonde RDS, temperatura scheda elettronica e, dalla prima schermata, avviare il carico coclea. Nel menu Orologio imposti data e ora e abiliti la funzione Crono, che permette di programmare fino a quattro intervalli giornalieri per ogni giorno della settimana, con per ciascuno orario di start e stop, potenza e set di temperatura per ogni ambiente, anche per i canali nelle versioni canalizzate. Il menu Lingua ti consente di scegliere l’idioma dell’interfaccia.

Una funzione importante è il Comfort Clima: quando lo abiliti e imposti un valore in gradi, la stufa, raggiunta la temperatura ambiente desiderata e mantenutala per un certo ritardo, si spegne in ECO STOP e si riaccende automaticamente solo quando la temperatura è scesa di un delta pari al valore impostato più una piccola tolleranza, in modo simile a un cronotermostato con on/off automatico. Il manuale ti avverte che questo può aumentare il numero di accensioni giornaliere e ridurre la vita della resistenza di accensione, per cui va usato con attenzione e con braciere sempre ben pulito. A complemento ci sono la modalità Silence, che riduce la velocità della ventola ambiente in tutte le potenze per diminuire la rumorosità, pensata soprattutto per la notte, e la modalità Self Control System, che fa sì che la stufa riconosca più rapidamente eventuali anomalie intervenendo con maggiore rapidità.

Il menu Vedi tarature permette solo di consultare i parametri impostati in centralina; il menu Vedi ore lavoro mostra ore totali e parziali e numero di accensioni, dati utili al centro assistenza. Il menu Set aria/pellet consente di regolare la miscela di combustione variando sia la quantità di pellet che l’aria di tiraggio, per adattare la combustione a pellet con caratteristiche leggermente diverse; il manuale consiglia però di non toccare questi parametri e di rivolgersi al CAT perché si tratta di tarature delicate. Quando scatta il promemoria “Ore service”, accompagnato da un beep, significa che è arrivato il momento della manutenzione programmata: la stufa continua a funzionare, ma il messaggio compare a ogni accensione finché non viene eseguita la pulizia straordinaria.

Per i modelli R70 canalizzati, il manuale dedica tre capitoli alla canalizzazione singola e doppia. Spiega che puoi gestire manualmente la ripartizione dell’aria calda tra la stanza della stufa e quella canalizzata regolando i livelli di ventilazione frontale e posteriore, oppure lasciare che sia la stufa a farlo in automatico in base alle temperature lette da sonde o termostati esterni nelle stanze. In modalità automatica sul display la temperatura FRONT (F) si alterna alla temperatura REAR (R) o, nel caso di doppia canalizzazione, RL e RR per i due canali. Un’ulteriore impostazione permette di indicare se i volumi delle stanze sono uguali o se una delle due ha cubatura maggiore, in modo da bilanciare meglio il flusso d’aria calda. La funzione cronotermostato, quando la canalizzazione è abilitata, consente anche di programmare temperature diverse per la stanza della stufa e per le stanze servite dai canali nelle varie fasce orarie.

Verso la fine del manuale trovi uno schema sintetico delle fasi di funzionamento, con la definizione dei vari stati come PULIZIA FINALE, ATTESA AVVIO, HOT FUMI e così via, e una tabella molto dettagliata degli allarmi. Ogni codice AL ha una descrizione e un suggerimento di intervento: per esempio AL 05 segnala mancata accensione e ti rimanda a controllare pellet, taratura e resistenza; AL 06 indica pellet esauriti o problemi di carico in coclea; AL 07 riguarda l’intervento del termostato di sicurezza o il ventilatore ambiente fermo; AL 08 segnala mancanza di depressione per camera di combustione o canna fumaria sporca; AL 09 riguarda il debimetro; AL 13 flusso insufficiente per porta o cassetto aperti o braciere sporco. Alcuni allarmi, come AL 09, non fermano la stufa ma spengono il controllo RDS, fissando i giri dell’estrattore e avvisando l’utente con allarmi periodici fino all’intervento del tecnico.

La parte sulla manutenzione ordinaria spiega quali pulizie spettano all’utente e con che frequenza. Per il corretto funzionamento è necessario pulire ogni giorno il braciere, svuotare regolarmente il cassetto cenere, mantenere pulito il vetro con detersivi specifici, azionare il raschiatore dello scambiatore a fascio tubiero muovendo la leva a stufa fredda, aspirare le ceneri dalla camera di combustione e la segatura dal fondo del serbatoio pellet, e verificare che il condotto di aspirazione aria non sia ostruito da polvere o peli di animali. La manutenzione programmata annuale, invece, è affidata al Centro Assistenza e comprende pulizia approfondita camera di combustione, controllo e sostituzione guarnizioni porta, pulizia completa canna fumaria e condotto fumi.

L’ultimo capitolo tratta lo stoccaggio, lo smaltimento e una breve casistica guasti. Spiega che a fine stagione è bene aspirare completamente cenere e polveri, lasciare svuotare il serbatoio di pellet e aspirare i residui, scollegare la stufa dalla rete elettrica e, nel caso di termostufe idrauliche, chiudere le valvole di intercettazione dell’acqua. Per lo smaltimento a fine vita il prodotto va portato ai centri di raccolta differenziata o consegnato ai rivenditori che effettuano il ritiro RAEE, in modo da recuperare i materiali e non inquinare l’ambiente.

Manuale Stufa a Pellet Ravelli R70 PDF
Manuale Stufa a Pellet Ravelli R70 PDF

Manuale di Istruzioni Stufa a Pellet Ravelli R70 PDF

Per facilitare l’utilizzo e la corretta manutenzione della Stufa a Pellet Ravelli R70, è fondamentale avere a disposizione il manuale di istruzioni completo. In questa sezione, mettiamo a disposizione il manuale ufficiale in formato PDF, facilmente scaricabile, così da poter consultare in ogni momento tutte le informazioni necessarie su installazione, funzionamento, regolazione e risoluzione dei problemi più comuni.

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