In questa pagina è possibile scaricare gratuitamente il manuale di istruzioni in formato PDF per i modelli Ravelli RC 120 e RV 120. Il manuale fornisce tutte le informazioni necessarie per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione corretta del prodotto, offrendo indicazioni dettagliate per garantire sicurezza ed efficienza. Consultando la guida, sarà più semplice risolvere eventuali dubbi o problemi, così da sfruttare al meglio le funzionalità della vostra stufa Ravelli.
Cosa Troverai nel Manuale Utente Ravelli RC 120 – RV 120
Il manuale delle stufe Ravelli RC 120 e RV 120 Touch Steel è il libretto d’uso e manutenzione per questi modelli a pellet ad aria, in versione standard (RC) e canalizzata (RV). Ti accompagna dalla scelta del posto di installazione, all’uso quotidiano con telecomando palmare, fino alla manutenzione ordinaria e agli allarmi più comuni.
All’inizio vengono identificati prodotto e costruttore: stufe a pellet Ravelli RC 120 e RV 120 Touch Steel, 10,8 kW di potenza resa in ambiente, classe energetica A+ e rendimento intorno all’89% alla potenza nominale e oltre il 91% alla potenza ridotta, con classe ambientale 4 stelle secondo il decreto 186/2017. Vengono riportate le dichiarazioni di conformità alle direttive europee su prodotti da costruzione, RED, RoHS ed Ecodesign e le norme tecniche applicate. Da qui capisci che sono generatori concepiti per il riscaldamento domestico a pellet, con un volume riscaldabile fino a circa 255–305 m³ in funzione dell’isolamento dell’edificio.
Subito dopo trovi la parte sulla garanzia. Ravelli spiega che la garanzia viene riconosciuta dal rivenditore nei termini di legge solo se il prodotto non è stato manomesso, se l’installazione è a norma e nel rispetto delle indicazioni del costruttore e se l’uso è conforme al manuale. Viene chiarito che la copertura riguarda i difetti di materiali e fabbricazione, mentre non sono coperti refrattari, vetro porta, guarnizioni, vernice, braciere, resistenza di accensione, ceramiche e parti estetiche, né danni dovuti a trasporto, installazione sbagliata, incuria o uso di combustibili non conformi. Per attivare la garanzia è obbligatoria la registrazione del prodotto sul Portale Garanzie Ravelli con i propri dati e la prova d’acquisto; per qualsiasi anomalia ci si deve rivolgere ai rivenditori autorizzati e ai Centri di Assistenza Tecnica formati dall’azienda.
Nelle informazioni generali il manuale precisa che il libretto è parte integrante della stufa dal punto di vista della sicurezza e va conservato integro per tutta la vita del prodotto, anche in caso di spostamenti, vendita o noleggio. Il testo originale è in italiano e, in caso di incongruenze con traduzioni, fa fede la versione italiana. Vengono introdotti i due simboli che ritrovi nel testo: una puntina per evidenziare informazioni importanti, anche di sicurezza, e il triangolo con punto esclamativo per le avvertenze di sicurezza vere e proprie.
Il capitolo “Sicurezze” è fondamentale. L’azienda ti chiede di leggere il manuale prima di installare o usare la stufa e ribadisce che installazione, verifica dell’impianto, prima messa in funzione e taratura iniziale devono essere eseguite solo da personale qualificato. La stufa deve essere sempre collegata a una canna fumaria singola a norma, con tiraggio adeguato, e il locale deve avere una presa d’aria o un sistema di aria comburente dimensionato correttamente. È vietato usare la stufa come inceneritore, bruciare combustibili diversi dal pellet di legno, usare combustibili liquidi o legna tradizionale, farla funzionare con porta o cassetto ceneri aperti o con il vetro rotto. Viene ricordato che le superfici esterne si scaldano molto, quindi vanno usati i mezzi di protezione forniti, come il guanto per aprire il coperchio del serbatoio pellet durante il carico. L’uso è consentito a bambini sopra gli otto anni e a persone con ridotte capacità solo se istruiti e sorvegliati; è vietata qualsiasi modifica non autorizzata o la disattivazione dei dispositivi di sicurezza, e in caso di incendio della canna fumaria l’unica azione prevista è chiamare subito i Vigili del Fuoco.
Nella descrizione dell’apparecchio viene chiarito che le RC/RV 120 sono stufe a pellet per riscaldamento di ambienti domestici, adatte come integrazione o completamento del sistema di riscaldamento principale. L’uso previsto è la combustione di pellet di legno in locali domestici o commerciali; è considerato uso scorretto prevedibile utilizzare la stufa come inceneritore, usare combustibili diversi dal pellet da 6 mm, liquidi, legna sfusa o farla lavorare con porta aperta o cassetto cenere estratto. L’utente ha alcuni obblighi precisi: leggere il manuale, usare l’apparecchio solo come stufa a pellet, tenere lontani oggetti infiammabili, alimentare solo con pellet delle caratteristiche richieste, collegare a canna fumaria a norma, garantire aria comburente, fare la manutenzione a stufa fredda, seguire le frequenze di pulizia indicate e usare solo ricambi originali. Tra i divieti compaiono il riempimento del braciere versando pellet nel focolare, l’uso di liquidi infiammabili per accendere, l’ostruzione delle prese d’aria, l’uso per asciugare biancheria e l’uso con vetro danneggiato.
C’è un capitolo dedicato al pellet. Viene spiegato come viene prodotto da segatura essiccata e pressata, senza collanti o additivi, quali devono essere le sue caratteristiche fisiche (diametro 6 mm, lunghezza 10–40 mm, densità circa 650 kg/m³, umidità sotto il 10%) e perché la qualità è fondamentale per rendimento e pulizia. La norma UNI EN ISO 17225-2 definisce le classi A1, A2 e B; Ravelli consiglia pellet certificato classe A1 o A2, o DIN PLUS o ÖNORM M 7135, e sottolinea che pellet scadente sporca più in fretta vetro e camera di combustione e aumenta la manutenzione. Viene ribadito che dev’essere stoccato in ambiente asciutto, perché a contatto con l’umidità si gonfia e diventa inutilizzabile. Una tabella elenca i combustibili non ammessi: legna, legno trattato, segatura, carbone, plastica, carta trattata, rifiuti e qualsiasi materiale che possa emettere gas tossici. Usarli è vietato, peggiora le prestazioni e fa decadere la garanzia.
Le caratteristiche tecniche ti danno una fotografia precisa della stufa. Per entrambe le versioni vengono riportate potenza indotta 5,3–12,1 kW, potenza resa 4,9–10,8 kW, rendimento dal 91,8% alla potenza ridotta all’89% alla potenza nominale, consumo orario di pellet tra 1,09 e 2,50 kg/h, autonomia tra 11 e 26 ore, temperatura fumi tra 105 e 188 °C, tiraggio minimo 10 Pa, alimentazione 230 V 50 Hz con assorbimento massimo 250 W e potenza elettrica in funzionamento tipica attorno a 60–100 W. Il serbatoio contiene circa 28 kg di pellet. Vengono specificate le distanze minime da materiali infiammabili: 200 mm a destra e a sinistra, 100 mm sul retro, 800 mm frontali. Si raccomanda anche di lasciare 50 cm liberi almeno su un lato per permettere le operazioni di manutenzione.
Nella descrizione dei componenti principali, la stufa viene “smontata” concettualmente: griglia frontale di uscita aria, porta, cassetto cenere, sportello del serbatoio pellet, pannello comandi sulla parte alta, camera di combustione, uscite di canalizzazione nella versione RC e braciere. La sezione sulla descrizione del funzionamento spiega che si tratta di stufe a caricamento automatico: il pellet cade dalla tramoggia tramite coclea nel braciere, viene acceso dalla resistenza e la combustione è controllata da una scheda elettronica che gestisce accensione, modulazione, spegnimento e tutte le funzioni di sicurezza. Il calore viene diffuso per ventilazione forzata e per irraggiamento. L’utente può lavorare a potenza fissa scegliendo uno dei cinque livelli, oppure impostare una temperatura ambiente: in quel caso è la stufa a modulare potenza e ventola per mantenere il comfort. È presente un cronotermostato settimanale integrato con quattro programmi giornalieri per ogni giorno della settimana, gestibile dal telecomando Touch.
Un aspetto pratico è il sistema di pulizia automatica del braciere. Il manuale spiega che ad ogni accensione e dopo 6 ore di funzionamento continuo la stufa esegue un ciclo automatico di pulizia, con spegnimento, evacuazione di cenere dal braciere e riaccensione, che richiede circa dieci minuti. Durante questa finestra la temperatura ambiente viene mantenuta dal calore accumulato nella struttura, e l’utente non deve fare pulizie manuali quotidiane del braciere come avveniva sui modelli più vecchi. La ricarica del combustibile si fa aprendo il coperchio superiore, versando il pellet nella tramoggia e richiudendo. Il manuale ricorda di usare il guanto perché il coperchio può essere caldo, di evitare che il sacco tocchi le superfici calde e di non vuotare il sacco direttamente per intero, per non accumulare troppa segatura sul fondo. Essendo la stufa ermetica, se il coperchio resta aperto per più di 60 secondi a stufa accesa la centralina va in allarme e spegne la macchina.
La sezione su trasporto e installazione ti fa capire come dovrebbe lavorare il tecnico. Ravelli richiede un tecnico qualificato che rilasci dichiarazione di conformità e si assuma la responsabilità di installazione e funzionamento. Il locale deve avere una presa d’aria esterna con sezione libera di almeno 80 cm², non deve andare in depressione per l’azione di cappe o VMC e non può essere un bagno, una camera da letto o un ambiente esplosivo se non si fa un’installazione ermetica specifica. La stufa va posata su pavimento idoneo per portanza e, se il pavimento è infiammabile, su una lastra isolante. Nel capitolo sull’evacuazione fumi vengono spiegate le caratteristiche dei canali da fumo (tubi che collegano la stufa alla canna fumaria) e della canna vera e propria: tubi certificati EN 1856-2, tratti orizzontali brevi con pendenza del 3–5% verso l’alto, massimo tre cambi di direzione con curve preferibilmente da 45°, nessun tubo flessibile o in fibrocemento, uso di un raccordo a T con tappo per raccolta condensa e ceneri, e canna fumaria coibentata, verticale, senza strozzature. È vietato lo scarico diretto a parete e qualsiasi scarico in spazi chiusi. Una serie di figure mostra esempi di intubamento, passaggi in cavedio ventilato, allacci a canna esistente e pendenze corrette, evidenziando con un “NO” la curva a 90° subito dopo l’uscita stufa, perché si riempie rapidamente di cenere.
Nel capitolo collegamenti viene descritta anche la canalizzazione dell’aria calda, presente sui modelli canalizzati. La RV 120 può scaldare altri ambienti tramite due uscite posteriori da 80 mm; i condotti devono essere in materiale che sopporta fino a 200 °C, idealmente metallici, con guarnizioni in silicone e ben isolati dove passano vicino a superfici infiammabili o accessibili. La lunghezza massima e la prevalenza residua dei ventilatori vengono schematizzate con grafici portata–prevalenza; viene consigliata la coibentazione per tutta la lunghezza per evitare dispersioni e la predisposizione di griglie terminali che impediscano di toccare le pale dei ventilatori. Per far funzionare in automatico la canalizzazione è possibile collegare sonde di temperatura o termostati esterni alle prese posteriori; in questo caso il firmware può modulare portata e ripartizione dell’aria tra frontale e canali in base alle temperature lette nelle stanze.
Il controllo avviene tramite una scheda elettronica sulla stufa e un palmare Touch Radio. Sul retro della stufa c’è un piccolo pannello con presa seriale, presa per il cavo palmare, pulsante RADIO ADJ per l’abbinamento radio, LED tricolore che segnala stufa accesa, attesa comunicazione o allarme, e un tasto di accensione/spegnimento manuale. Il palmare funziona con tre pile AAA, si inizializza scegliendo la lingua e poi associandosi alla stufa tenendo premuto RADIO ADJ finché il LED giallo lampeggia e confermando dal telecomando. Il display del palmare mostra temperatura ambiente letta dalla sua sonda, stato della stufa e potenza impostata. Una pressione sui tasti SU/GIÙ permette di modificare il set della temperatura ambiente, una pressione successiva modifica la potenza di lavoro; ogni variazione viene confermata con un beep. Dal menu puoi impostare data e ora, entrare nel menu Utente, attivare il cronotermostato, il Comfort Clima, regolare contrasto e offset della sonda, consultare lo stato stufa e le ore di lavoro.
Le procedure di utilizzo guidano passo passo. Prima di accendere devi controllare che il serbatoio pellet sia pieno, la camera di combustione pulita, porta e cassetto cenere chiusi ermeticamente, la spina inserita, le etichette rimosse e il braciere correttamente posizionato. Durante le prime ore è normale sentire odore di vernice e metallo caldo; si consiglia di far lavorare la stufa a bassa potenza con locali ben aerati per stabilizzare la finitura. Prima della prima accensione e ogni volta che la tramoggia si svuota, va eseguito il “carico coclea”: dal menu Utente scegli la voce Carico coclea, avvii la rotazione della vite per un certo tempo, poi svuoti il braciere e accendi. L’accensione vera e propria si avvia tenendo premuto ON/OFF sul palmare; la stufa passa attraverso le fasi di accensione, attesa fiamma, stabilizzazione, lavoro e, se raggiunge il set ambiente, modulazione. Lo spegnimento si comanda con la stessa pressione lunga: la stufa esegue una pulizia finale e arresta carico pellet e ventilatori fumi solo quando la camera è raffreddata.
La modulazione è la fase in cui, raggiunta la temperatura ambiente impostata, la stufa riduce automaticamente la potenza per mantenere la temperatura con il minimo consumo, invece di fare continui on/off. Se attivi la funzione Comfort Clima, la stufa, una volta stabilizzata in modulazione e mantenuta la temperatura per il tempo impostato come ritardo spegnimento, entra in ECO STOP, cioè si spegne completamente e si riaccende soltanto quando la temperatura scende sotto il set di un delta fissato, ad esempio 5 °C. Per funzionare così può usare sia la sonda del palmare sia un termostato esterno a contatto pulito; nel secondo caso il menu considera solo il segnale ON/OFF e non il delta interno.
Tra le funzioni di menu più importanti c’è il cronotermostato settimanale: dal menu Utente puoi attivare il “CRONOTERMOSTATO”, abilitare la funzione e programmare fino a quattro orari di accensione e spegnimento per ogni giorno, definendo per ciascun programma ora di inizio e fine, giorno della settimana, potenza e temperatura ambiente da mantenere. In questo modo la stufa si accende e si spegne da sola nei giorni e negli orari scelti. Nel menu “Stato stufa” puoi vedere in tempo reale parametri come velocità estrattore fumi, temperatura fumi, stato dei ventilatori, temperatura scheda, eventuale lettura RDS nei modelli che la supportano, utili per diagnosi. Nel menu “Set aria–pellet” puoi regolare la miscela aria/combustibile, ma il costruttore raccomanda di non intervenire senza adeguata esperienza, perché una regolazione errata può portare a combustione sporca, vetro che si annerisce, allarmi eccessivi o sovratemperature.
Per la RV 120, che nasce canalizzata, c’è un capitolo specifico sulla canalizzazione doppia. Dal menu “Canalizzata” puoi scegliere la gestione manuale, dove imposti tu a che livello deve lavorare la ventilazione frontale e come ripartire l’aria calda fra canale sinistro e destro, oppure la gestione automatica, in cui colleghi sonde o termostati nei locali e la stufa modula automaticamente potenza e ripartizione per raggiungere le temperature target. Sempre in questo menu puoi impostare la “cubatura” relativa delle stanze per dire alla centralina se la stanza servita dal canale di sinistra, quella di destra o entrambe hanno volumi simili; il sistema userà questo dato per calibrare la ripartizione dell’aria. Una voce consente di vedere a colpo d’occhio, in “Visualizza stato”, le temperature lette dalle sonde dei canali, le temperature impostate, la ripartizione manuale o automatica e il tipo di cubatura selezionata.
In fondo al manuale trovi la tabella degli allarmi con i codici AL e le possibili cause. Vengono trattati casi come black-out durante il lavoro, sonda fumi guasta, sovratemperatura fumi per combustione non ottimale o scambiatore intasato, aspiratore fumi guasto o bloccato, mancata accensione per mancanza pellet, resistenza difettosa o parametri errati, pellet esaurito, intervento del termostato a riarmo sul serbatoio pellet o apertura porta/cassetto, depressione insufficiente per canna fumaria ostruita, anomalie giri estrattore, problemi sulla coclea e sul suo circuito di comando, pressioni acqua errate nelle versioni collegate a impianti e varie altre situazioni. Per ciascuna il manuale ti dice se puoi risolvere tu (ricaricare il pellet, pulire braciere e condotti, controllare la canna fumaria, chiudere bene porta e cassetto) o se è necessario chiamare il Centro Assistenza. Una sezione separata riassume i problemi tipici, come vetro che si sporca troppo in fretta, fumo in ambiente, accensioni difficoltose, e ti rimanda ai controlli base su pellet, tiraggio, pulizia e ricambio d’aria.
La parte dedicata alla manutenzione mette ordine anche sulle frequenze. Per garantire il corretto funzionamento la stufa va pulita con una certa regolarità: il cassetto cenere e la camera di combustione vanno svuotati e aspirati con aspiracenere apposito ogni pochi giorni in base all’uso, il vetro va pulito a stufa fredda con detergenti specifici, il fascio tubiero dello scambiatore va “raschiettato” con la leva del raschiatore a stufa fredda, il serbatoio pellet va svuotato periodicamente per eliminare la segatura accumulata e il condotto di aspirazione dell’aria esterna va controllato perché non si riempia di polvere o peli di animali. Una volta l’anno il Centro Assistenza deve eseguire la manutenzione programmata: pulizia approfondita dei condotti fumi attraverso le botole, controllo e sostituzione di guarnizioni usurate, pulizia della canna fumaria e verifica dell’integrità del circuito elettrico. Alla fine della stagione di riscaldamento il manuale consiglia di lasciare terminare il pellet nel serbatoio, aspirare completamente cenere e polveri, scollegare la spina e, nel caso di termostufe, chiudere le valvole d’intercettazione dell’impianto idraulico, lasciando la stufa a riposo in condizioni pulite e asciutte.

Manuale di Istruzioni Ravelli RC 120 – RV 120 PDF
In questa sezione viene fornito il manuale di istruzioni per i modelli Ravelli RC 120 e RV 120, disponibile in formato PDF. Il documento è pensato per offrire agli utenti tutte le informazioni necessarie per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione corretta dei dispositivi. Scaricando il manuale, sarà possibile consultare in modo semplice e immediato tutte le procedure e le indicazioni tecniche raccomandate dal produttore.