In questa pagina puoi trovare il manuale di istruzioni della stufa Edilkamin Cherie Up, disponibile in formato PDF per il download gratuito. Il manuale ti guiderà passo dopo passo nell’installazione, nell’uso quotidiano e nella manutenzione del tuo apparecchio, offrendo tutte le informazioni necessarie per un funzionamento sicuro ed efficiente. Scaricando il documento potrai consultare rapidamente le risposte alle domande più frequenti e risolvere eventuali dubbi, assicurando così la massima durata e prestazioni ottimali della tua stufa Edilkamin Cherie Up.
Cosa Troverai nel Manuale Utente Stufa Edilkamin Cherie Up
La Cherie Up è una stufa a pellet canalizzabile di fascia alta: scalda il locale in cui è installata con ventilazione frontale e può inviare aria calda in uno o due ambienti adiacenti tramite gli appositi kit di canalizzazione. Il manuale spiega in modo dettagliato come è costruita, come deve essere installata e quali sono le regole di utilizzo e manutenzione per avere sicurezza, rendimento e durata nel tempo.
All’inizio viene chiarito che il manuale è parte integrante del prodotto e va conservato insieme al certificato di garanzia, alla dichiarazione di conformità dell’installatore e al documento fiscale d’acquisto. Per attivare la garanzia convenzionale Edilkamin è indispensabile la prima accensione eseguita da un tecnico autorizzato, che controlla l’installazione, regola la stufa sulle condizioni reali (tiraggio, tipo di pellet, canna fumaria) e illustra all’utente le funzioni principali, lasciando un apposito foglio di prima accensione. Senza questa procedura la stufa resta comunque coperta dalla sola garanzia di legge del rivenditore, ma il costruttore può rifiutare gli interventi in garanzia per tutto ciò che riguarda installazione e taratura.
La sezione di sicurezza elenca ciò per cui la stufa è stata progettata e, soprattutto, cosa non bisogna fare. L’apparecchio è solo per ambienti interni con umidità normale e solo per bruciare pellet di legno certificato classe A1 secondo UNI EN ISO 17225-2, nelle quantità e modalità descritte nel manuale. Non è adatto a persone con capacità fisiche o cognitive ridotte se non sotto sorveglianza, non è un apparecchio di cottura, non va installato in locali a rischio incendio, in camere da letto, bagni o ambienti con atmosfere esplosive. I pericoli principali sono il contatto con superfici calde (vetro, tubi fumi, griglie superiori), il contatto con parti elettriche interne in tensione, l’uso di liquidi infiammabili per accendere o ravvivare il fuoco, la combustione di rifiuti o materiali diversi dal pellet, la pulizia del focolare “a caldo”, le pulizie improvvisate della canna fumaria con prodotti infiammabili, il lavaggio del vetro caldo con acqua o detergenti non idonei, il deposito di biancheria o liquidi infiammabili a distanze inferiori a quelle di sicurezza, l’occlusione delle prese d’aria e delle bocche di ventilazione. Nel dubbio, il manuale invita esplicitamente a non improvvisare ma a contattare rivenditore o installatore.
Le tavole dimensionali mostrano una stufa alta 115 cm con base ovale larga 57 cm e profonda 62 cm. Sul retro, in alto, ci sono due uscite separate da 80 mm per la canalizzazione dell’aria calda e un attacco da 40 mm per l’aria di combustione; più in basso l’uscita fumi da 80 mm. Internamente la Cherie Up ha un serbatoio da 26 kg, un braciere in ghisa, un estrattore fumi, tre ventilatori per l’aria calda (uno sempre frontale e due orientabili/canalizzabili) e la scheda elettronica con fusibile da 4 A. I dati tecnici dichiarano una potenza utile nominale di 11,2 kW e una potenza ridotta di 5,5 kW, con rendimenti molto elevati (circa 90–93%), consumo di pellet fra 1,2 e 2,5 kg/h e autonomia teorica fra 10 e 22 ore a serbatoio pieno. Il volume riscaldabile indicativo è circa 285 m³ con isolamenti medi. La temperatura fumi alla potenza massima è attorno ai 179–215 °C e il diametro canna fumaria richiesto è 80 mm, con tiraggio minimo molto basso perché la stufa lavora in depressione controllata.
Una parte corposa del manuale è dedicata al disimballo e al montaggio dei diversi rivestimenti disponibili: acciaio, ceramica, vetro e pietra. Il corpo “nudo” della stufa viene fornito con fianchi, frontalino inferiore e top in scatole separate. In tutti i casi l’operazione inizia togliendo il coperchio del serbatoio pellet allentando i due “galletti”, in modo da poter appoggiare e fissare il top. Per i rivestimenti in acciaio e ceramica l’installatore deve assemblare a terra, sul polistirolo sagomato, i due semifianco destro e sinistro con uno spessore centrale e con staffe metalliche, fissando poi questo “guscio” alla struttura della stufa con appositi supporti e viti. La versione in ceramica richiede un gabarit per posizionare i pezzi alla distanza esatta dal telaio, in modo da evitare tensioni sui pezzi ed eventuali rotture; esistono anche squadrette di regolazione per allineare meglio il rivestimento alla porta. Per il rivestimento in vetro l’assemblaggio usa rondelle in silicone e gommini che fungono da distanziatori elastici fra staffe e vetri, più un profilo di compenso per il frontalino. La versione in pietra è più semplice: i fianchi in pietra si agganciano alle staffe laterali e il frontalino inferiore viene fissato con una sola vite a brugola M6. In tutti i casi, alla fine del rivestimento si rimette il top (in ghisa o in ceramica a seconda del modello) sui perni superiori e si riavvita il coperchio pellet.
Per l’installazione termotecnica, il manuale ribadisce che deve intervenire un installatore qualificato e che è necessario rispettare le norme nazionali; in Italia il riferimento è la UNI 10683. L’ambiente deve avere almeno 45 m³, pavimento idoneo a sopportare il peso di oltre 200 kg, e la stufa va posata in bolla. È vietata l’installazione in camera da letto, bagno, garage o locali con altro generatore che preleva aria dallo stesso ambiente. Le distanze di sicurezza sono di almeno 20 cm sui lati e sul retro da materiali infiammabili e 80 cm liberi davanti; su pavimenti combustibili o delicati si raccomanda una piastra in acciaio o vetro, ordinabile come optional.
La parte sul “sistema camino” descrive in modo dettagliato le caratteristiche che deve avere canale da fumo, canna fumaria e comignolo secondo EN 13384, EN 1443, EN 1856 e EN 1457. Il canale da fumo, cioè il tratto fra uscita stufa e ingresso canna fumaria, deve essere rigido, non in flessibile, con sviluppo prevalentemente verticale, massimo tre curve a 90°, nessuna contropendenza e massimo 3 m di tratto orizzontale. La canna fumaria deve essere dedicata a un solo apparecchio, coibentata, preferibilmente in acciaio a sezione circolare, di sezione costante, con altezza minima attorno a 1,5 m oltre il tetto e con comignolo antivento che superi la zona di reflusso del tetto. Sono ammesse canne esistenti in muratura, purché pulite e possibilmente intubate se molto sovradimensionate. Il manuale precisa che lo scarico diretto a parete è vietato e che un eventuale sistema intubato deve lavorare comunque in tiraggio naturale.
Per l’aria comburente si possono seguire due strade. La presa indiretta prevede una griglia di aerazione a livello pavimento verso l’esterno, di sezione netta almeno 80 cm², dalla quale il locale prende l’aria che poi la stufa succhia attraverso l’ingresso posteriore. La presa diretta, invece, collega con un tubo l’ingresso aria da 40 mm della stufa a un foro esterno dedicato di sezione equivalente; la lunghezza del tubo non dovrebbe superare 1 m e non dovrebbero esserci curve. Anche in questo caso, però, il manuale ricorda che la stufa non è certificata “ermetica” e che occorre garantire comunque un certo ricambio d’aria per l’ambiente e per la pulizia del vetro.
Per la parte elettrica la Cherie Up viene fornita con un cavo da collegare a una presa 230 V 50 Hz protetta da interruttore magnetotermico e con impianto di terra efficiente. Sul retro è presente un piccolo interruttore 0/1 con alloggiamento fusibile 4 A. Vicino alla scheda c’è una morsettiera per optional: i contatti 5 e 6 (AUX) sono un contatto pulito per collegare termostato ambiente, combinatore telefonico o modulo Wi-Fi Edilkamin. Sulla stessa pagina il manuale introduce gli accessori per canalizzare l’aria calda, con kit da 6 o 8 cm di diametro, deviazioni a “Y” e bocchette decorative da montare nei locali serviti.
Le istruzioni d’uso iniziano dalla prima accensione. L’utente deve rimuovere eventuali materiali infiammabili lasciati nel prodotto, verificare che il tecnico abbia già effettuato la prima accensione e il primo riempimento del serbatoio, quindi può caricare il pellet aprendo il coperchio superiore con il sistema “click clack”. Il combustibile raccomandato è pellet di legno classe A1, diametro 6 mm, lunghezza 3–4 cm, umidità inferiore al 10%; non vanno mai bruciati legni trattati, plastiche, carta, carbone o altro. Durante i primi utilizzi è normale sentire un leggero odore di vernice che scompare in breve.
La Cherie Up lavora in tre modalità principali: Manuale, Automatica e Crono. In Manuale l’utente sceglie il livello di potenza e, indipendentemente da una temperatura ambiente, regola anche i livelli di ventilazione dei tre ventilatori. In Automatica imposta una temperatura ambiente desiderata: la stufa modula automaticamente la potenza per raggiungerla e mantenerla, mentre l’utente può comunque regolare la ventilazione. In Crono si lavora come in Automatica ma con una programmazione settimanale: si definiscono fino a tre livelli di temperatura (T1, T2, T3) e si associano, con passo di 30 minuti, alle fasce orarie dei vari giorni, scegliendo se avere un programma uguale 7 giorni su 7, 5 giorni feriali + weekend, solo weekend o giorno per giorno.
Oltre a queste modalità il manuale presenta tre funzioni speciali. La funzione Stand By, attivabile in Automatico e Crono, permette alla stufa di spegnersi del tutto quando la temperatura ambiente supera il setpoint e di riaccendersi automaticamente quando scende sotto una certa soglia; se Stand By è disattiva, la stufa resta sempre accesa modulando alla potenza minima. La funzione Relax spegne la ventilazione e riduce la potenza per avere un funzionamento a sola convezione naturale, più silenzioso, adatto a momenti di quiete; si attiva tenendo premuto il tasto M per due secondi e al display compare un’icona specifica, mentre i comandi di potenza e ventilazione vengono inibiti. La funzione Night consente di programmare uno spegnimento o una riaccensione differita fino a 12 ore, utile ad esempio per andare a letto lasciando che la stufa si spenga da sola dopo un certo tempo.
L’interfaccia principale è il radiocomando wireless a 2,4 GHz, alimentato da due batterie AAA. Il display mostra ora, temperatura ambiente, setpoint o modalità “MAN” per il manuale, livello di potenza con il simbolo delle fiamme e i tre livelli di ventilazione con le piccole “pale”. Dopo 20 secondi di inattività lo schermo si oscura per risparmiare batteria e si riattiva premendo ON/OFF; lo stesso tasto, tenuto premuto tre secondi, porta la stufa da OFF a ON e viceversa. I tasti + e – servono a modificare potenza o temperatura a seconda della modalità, mentre il tasto OK gestisce il passaggio da manuale ad automatico e l’accesso alle impostazioni di ventilazione. Il tasto M apre il menù da cui si raggiungono tutte le funzioni avanzate: Carico pellet (solo a stufa spenta), Stand By, Crono, Night, Data/Ora, Display (sfondo chiaro/scuro e LED), Lingua, Beep, Info di diagnostica e Menù tecnico riservato al CAT.
Un aspetto importante è la gestione dei tre ventilatori. Il ventilatore 1 spinge sempre aria frontalmente e il suo livello può essere fissato manualmente da 1 a 5 o messo in modalità “A”, in cui segue automaticamente la potenza impostata. I ventilatori 2 e 3 possono invece essere orientati, tramite due leve sul retro, o verso l’ambiente frontale o verso le uscite di canalizzazione da 80 mm; ogni leva comanda il ventilatore del proprio lato. Tirando completamente la leva si manda aria solo davanti, spingendola tutta in dentro si manda aria solo nei condotti; una posizione corrisponde a una leva che sporge di circa 6,5 cm (aria frontale) o di 1,5 cm (aria canalizzata). Anche questi due ventilatori hanno velocità regolabile e modalità “A” che li fa modulare con la potenza; ulteriore modulazione più fine in funzione della temperatura del locale servito è possibile installando sonde dedicate, operazione riservata al tecnico.
Nel menù si trovano anche funzioni di servizio per l’utente. “Carico Pellet” serve a far riempire la coclea dopo uno svuotamento completo, ad esempio dopo un allarme per fine pellet; va usata solo a stufa fredda e in OFF ed è di solito gestita dal tecnico. “Lingua” permette di scegliere tra italiano e altre lingue europee. “Data-Ora” sincronizza l’orologio del radiocomando, usato per la programmazione Crono. “Display” permette di scegliere sfondo bianco o nero e se lasciare il LED di retroilluminazione sempre acceso o solo quando si preme un tasto. “Beep” attiva o disattiva il segnale acustico di conferma dei comandi. “Info” mostra dati diagnostici che il tecnico può chiedere di leggere in caso di problemi.
Per la manutenzione l’utente ha poche ma essenziali operazioni da svolgere. Ogni giorno, a freddo, bisogna aprire la porta, estrarre il cassettino cenere, svuotare o aspirare la cenere, aspirare il piano fuoco e il vano attorno al crogiolo e pulire il braciere metallico con la spatola, liberando tutti i fori. Se necessario si pulisce il vetro con un detergente specifico, mai a caldo. Il manuale avverte che usare la stufa senza aver pulito il crogiolo può causare accensioni “brusche” dei gas con piccola detonazione nella camera di combustione. Ogni settimana è opportuno azionare lo scovolo dei condotti fumo interni tramite l’attrezzo in dotazione, infilato fra le feritoie della griglia frontale, e pulire i due tappi di chiusura lato fumi e il deflettore superiore, che vanno tolti, aspirati e rimontati con cura.
La manutenzione stagionale, da affidare al CAT, comprende una pulizia generale interna (ventilatori, canali fumo, scambiatori, meccanica coclea) ed esterna, il controllo del sistema camino e la verifica dell’elettronica. In caso di uso molto intenso il manuale consiglia di far pulire canale da fumo e condotto di passaggio fumi almeno ogni tre mesi, oltre alla spazzolatura annuale della canna fumaria richiesta da molte normative nazionali. Nel periodo estivo è bene svuotare il serbatoio dal pellet residuo (che potrebbe deteriorarsi), richiudere tutte le porte e lasciare la stufa scollegata dalla rete. Per lo smaltimento a fine vita la Cherie Up è soggetta alle regole RAEE: il simbolo del cassonetto barrato invita a conferire l’apparecchio ai centri di raccolta per apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Infine, il manuale riporta una tabella molto utile con gli allarmi H01–H12 e le relative cause probabili. H01 segnala scarsa portata d’aria comburente, spesso dovuta a porta non chiusa, crogiolo sporco o scarico intasato; H02–H05 riguardano guasti al ventilatore fumi e al sensore di portata; H03 e H04 indicano problemi di fiamma (mancanza pellet, accensione fallita), H07 e H08 sono sovratemperature di fumi e prodotto, H09 riguarda il motoriduttore coclea, H10 la scheda elettronica, H11 il pressostato di sicurezza, H12 la sonda di temperatura ambiente. In tutti i casi la stufa esegue uno spegnimento automatico controllato e il manuale raccomanda di non togliere la spina durante questa fase, di attendere il completo arresto e di pulire sempre il crogiolo prima di un nuovo avvio. Due segnalazioni non bloccanti completano il quadro: il simbolo batteria sul radiocomando indica batterie quasi scariche, mentre la “chiave inglese” che compare dopo 2000 ore ricorda che è tempo di una manutenzione completa da parte del tecnico.

Manuale di Istruzioni Stufa Edilkamin Cherie Up PDF
Se sei alla ricerca del manuale di istruzioni per la stufa Edilkamin Cherie Up, qui troverai il documento ufficiale in formato PDF, pronto per essere consultato o scaricato. Il manuale rappresenta una risorsa indispensabile per installare correttamente la stufa, comprenderne le funzionalità e svolgere la manutenzione ordinaria in sicurezza. Scaricando il file, potrai accedere a tutte le informazioni necessarie per un utilizzo ottimale dell’apparecchio, oltre a suggerimenti utili e indicazioni dettagliate sulle procedure operative.