Benvenuto nella pagina dedicata al manuale di istruzioni dei citofoni Urmet 1760/5 e 1760/6. Qui puoi trovare e scaricare gratuitamente il manuale in formato PDF, uno strumento utile per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione dei tuoi dispositivi. Il documento fornisce spiegazioni dettagliate sulle funzionalità, i collegamenti e la risoluzione dei problemi più comuni, per aiutarti a sfruttare al meglio le potenzialità dei citofoni Urmet. Scarica subito il manuale e consulta tutte le informazioni necessarie per un utilizzo semplice e sicuro.
Cosa Troverai nel Manuale Utente citofono Urmet 1760/5 e 1760/6
L’apertura del libretto è già una bussola: in alto trovi i QR code per scaricare la documentazione completa e, subito sotto, i disegni di posa su scatola 503 o su scatola tonda Ø60 con le quote consigliate. Per un’installazione standard il centro del dispositivo va intorno a 1,50 m; quando ci sono esigenze di accessibilità la stessa tavola indica l’intervallo 1,10–1,30 m, utile in ambienti D1–D2–D3 secondo CEI 64-21. Accanto alle quote, la prima pagina ricorda il serraggio su staffa con due viti M3,5×19 mm, così l’installazione rimane pratica e ripetibile.
Appena giri pagina, il manuale mette nero su bianco i requisiti dei cavi: sezione pari o superiore a 0,5 mm² conforme a IEC 60332-1-2, altrimenti IEC 60332-2-2. È una nota importante per la scelta del cordame su colonne miste o su tratte lunghe. Poco sotto c’è la zona “indirizzamento”: aprendo il cappellotto posteriore raggiungi i due DIP SW1 e SW2. Gli interruttori 2-8 di SW1 impostano il codice appartamento, mentre i due di SW2 numerano il posto interno nell’alloggio (00 master, 01 slave 1, 10 slave 2, 11 slave 3). La stessa pagina ti mostra anche come realizzare il collegamento “entra-esci”: si rimuove lo sportellino laterale e si innesta l’adattatore 1750/50, con una sequenza fotografica che evita errori di orientamento del flat.
La tabella dei morsetti è chiara e sintetica e conviene memorizzarla: S+ e S– portano una suoneria supplementare, CP è la chiamata al piano, LINE IN è l’ingresso al bus 2Voice mentre LINE OUT è l’uscita per la prosecuzione della dorsale quando usi l’adattatore “entra-esci”. Giusto sotto, la “radiografia” del frontale elenca tutti i comandi con i loro simboli: apriporta carraio, funzione speciale 8, apriporta pedonale, nottolini tattili per non vedenti, display da 5″, microfono, sensore IR per i gesti, il tasto che apre programmazione e OSD, fonia on/off, chiamata al centralino, autoinserzione video e MUTE. Sul retro trovi anche il trimmer per il volume dell’altoparlante e un terzo DIP: su SW1/1 si seleziona il modo vivavoce o “push-to-talk”, su SW3/2 abiliti o disabiliti il sensore IR; SW3/1 è riservato. È un colpo d’occhio utile anche in diagnosi, perché ti ricorda dove agire quando vuoi cambiare modalità o spegnere i gesti.
Prima di scegliere quanti dispositivi collegare in colonna, dai un’occhiata alla sezione “Vincoli installativi”. Qui Urmet chiarisce che, se attivi la funzione Gesture sui VOG5, a parità di distanze ammesse dal sistema, cala il numero di videocitofoni collegabili per colonna derivata da distributore 1083/53 o interfaccia 1083/50. La tabella successiva dà numeri concreti: con alimentatore 1083/20A arrivi fino a 64 apparati per colonna con cavo 2Voice 1083/92 o /94, che diventano 32 con CAT5 UTP; con alimentatore 1083/23 i limiti scendono a 24 e 16 rispettivamente. Se il tuo cavo è diverso, il manuale rimanda al prospetto dedicato DS1083-156 via QR code di copertina. Sono indicazioni pratiche che ti evitano di superare i limiti del bus quando progetti palazzine e piccoli condomìni.
Per mettere in linea e personalizzare il terminale, lo stesso libretto ti accompagna con una logica “a schermate e beep”. La procedura di ripristino ai parametri di fabbrica è disegnata passo-passo: pressione prolungata del tasto impostazioni/OSD, attesa del triplo beep, combinazione con il tasto apriporta e conferma fino al doppio beep finale. È un reset selettivo pensato per riportare rapidamente il posto interno alle condizioni iniziali se l’hai ereditato da un altro impianto o se vuoi cancellare impostazioni non più coerenti. Subito dopo, la sezione “Contatti intercom” mostra come registrare i numeri intercom tra due videocitofoni A e B: tieni premuto il tasto impostazioni finché senti tre beep, poi imposti i contatti con una seconda pressione prolungata sul riquadro icona; un beep singolo conferma il salvataggio. Con questi due capitoli puoi, in pochi minuti, pulire la configurazione e attivare le chiamate tra interni.
Quando passi al collaudo quotidiano, hai già tutto ciò che serve sotto mano. Il tasto autoinserzione richiama l’immagine dal posto esterno senza chiamata, la fonia si attiva e si disattiva al bisogno, il MUTE silenzia le chiamate mantenendo attive le funzioni video, e le due aperture — pedonale e carraio — sono sempre disponibili durante la conversazione; il sensore IR, se abilitato da SW3/2, gestisce i comandi gestuali previsti dalla versione VOG5. Se preferisci il comportamento “a pulsante” nei contesti rumorosi, metti SW1/1 su ON per passare dal vivavoce al “push-to-talk”. Tutto questo è ricapitolato nella pagina “Descrizione componenti”, con la grafica dei simboli esattamente uguale a quella che vedi sui tasti, così l’utente non si perde.
Infine, in coda al documento trovi i numeri tecnici utili per verifiche e capitolati: alimentazione da bus 36–48 V, assorbimenti tipici (meno di 3 mA in standby e meno di 160 mA a regime a 48 V), uscita S+/S– a 25 mA @ 24 V, display TFT-LCD 800×480, temperatura d’esercizio –5…+50 °C e dimensioni 160×130×26 mm. Accanto c’è anche l’avvertenza FCC sulle interferenze RF, segno che il prodotto è stato testato come dispositivo digitale di classe B. Sono i dati da mettere sul progetto o da usare per un controllo veloce in laboratorio.
Manuale di Istruzioni citofono Urmet 1760/5 e 1760/6 PDF
Per facilitare l’installazione e l’utilizzo dei citofoni Urmet 1760/5 e 1760/6, mettiamo a disposizione il manuale di istruzioni in formato PDF, facilmente consultabile e scaricabile. Questo documento ufficiale fornisce tutte le informazioni necessarie su collegamenti, configurazione e risoluzione dei problemi, risultando uno strumento utile sia per gli installatori professionisti sia per gli utenti che desiderano approfondire il funzionamento del proprio dispositivo.
