Se hai bisogno di consultare il manuale di istruzioni della caldaia Beretta MYNUTE EVO X C, sei nel posto giusto. In questa pagina puoi scaricare gratuitamente il manuale in formato PDF, utile per installazione, utilizzo quotidiano, manutenzione ordinaria e risoluzione dei problemi più comuni. Il documento fornisce tutte le informazioni necessarie per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente della tua caldaia, seguendo le indicazioni del produttore. Scaricare il manuale ti aiuterà a sfruttare al meglio tutte le funzionalità del tuo apparecchio e a trovare rapidamente le risposte alle tue domande.
Cosa Troverai nel Manuale Utente Beretta MYNUTE EVO X C
Il manuale Beretta MYNUTE EVO X C è un unico libretto per installatore e utente, dedicato a una caldaia murale a condensazione combinata per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, disponibile in tre taglie di potenza, 25, 30 e 35 kW. All’inizio chiarisce che le versioni C sono a camera stagna, di tipo C a seconda della configurazione fumi, conformi alle principali direttive europee su gas, rendimento, bassa tensione, compatibilità elettromagnetica ed ecodesign, con classe di efficienza A sia per il riscaldamento che per il sanitario, come si vede nella tabella ErP con rendimenti, consumi elettrici e profilo di carico XL per l’acqua calda.
Le prime pagine sono dedicate alle avvertenze e alla sicurezza. La caldaia è progettata e costruita per proteggere sia l’installatore sia l’utente, ma il manuale ribadisce che installazione, assistenza e manutenzione devono essere affidate solo a personale qualificato, in conformità al D.M. 37/2008 e alle norme UNI 7129–7131. L’apparecchio va usato solo per scaldare l’impianto e produrre acqua calda sanitaria, non per altri scopi; il costruttore esclude ogni responsabilità per danni dovuti a errori d’installazione, regolazione o manutenzione e a usi impropri. Viene spiegato che l’utente deve essere istruito dall’installatore, che deve leggere e conservare il manuale, verificare periodicamente che la pressione dell’impianto resti sopra 1 bar e sapere come chiudere acqua e gas in caso di problemi o lunghi periodi di assenza. Le avvertenze vietano di azionare interruttori o apparecchi elettrici se si sente odore di gas, di toccare la caldaia a piedi nudi o con parti del corpo bagnate, di intervenire su valvola gas, dispositivi sigillati o scarico condensa, di ostruire le griglie di aerazione del locale e di tenere sostanze infiammabili vicino alla caldaia.
Subito dopo viene presentata la caldaia dal punto di vista tecnico. Una sezione descrive il sistema di controllo di combustione ACC (Active Combustion Control), sviluppato dal gruppo Riello. Il sistema usa un sensore di ionizzazione immerso nella fiamma per monitorare in modo continuo la combustione e regolare automaticamente la valvola gas; in questo modo la caldaia si auto-adatta alle variazioni di composizione del gas, alle diverse lunghezze dei condotti fumi e alle altitudini entro i limiti di progetto, garantendo efficienza e basse emissioni senza la classica taratura manuale iniziale. Se i valori di combustione superano soglie critiche, l’elettronica interviene per bloccare il bruciatore prima di uscire dai limiti di normativa.
Il capitolo sui dati tecnici, molto ricco di tabelle, riporta le potenze, le portate e i rendimenti in tutte le condizioni di funzionamento, per metano, aria propanata e GPL. Per il riscaldamento vengono indicate portata e potenza termica nominale e ridotta alle temperature di regime 80/60 °C e 50/30 °C, i rendimenti utili e di combustione, i valori di NOx (classe 6), la prevalenza residua del circolatore alla portata di 1000 l/h, la dimensione e la precarica del vaso di espansione, i campi di temperatura di mandata per impianti ad alta temperatura (40–80 °C) e a bassa temperatura (20–45 °C). Per il sanitario sono riportate la portata termica e la portata di acqua calda con salti termici 25, 30 e 35 °C, insieme alla portata minima di avvio e al campo di temperatura selezionabile tra 37 e 60 °C. Ci sono anche i dati di pressione gas, le portate di gas in m³/h e kg/h, i giri ventilatore massimi e minimi in riscaldamento e sanitario, i valori di CO₂ e NOx ammessi per combustibili diversi e le temperature fumi.
Le indicazioni d’installazione iniziano con la pulizia dell’impianto e le caratteristiche dell’acqua. La tabella a pagina 7 indica che l’acqua del circuito di riscaldamento deve avere pH compreso tra 7 e 8, durezza inferiore a 15 °F, aspetto limpido e concentrazioni di ferro e rame molto basse, e raccomanda un lavaggio accurato delle tubazioni prima di collegare la caldaia. Viene ricordato che sotto la valvola di sicurezza va sempre previsto un punto di scarico, che il sanitario non richiede valvola di sicurezza ma un controllo di pressione a monte e, se oltre 6 bar, un riduttore. La caldaia è una macchina di tipo C a condensazione ma, a seconda della fumisteria usata, può lavorare come apparecchio aperto su impianto B23P/B53P, con aria dal locale e fumi all’esterno, oppure in varie configurazioni C con aria e fumi all’esterno. Per installazioni all’interno in B23P è obbligatoria la presa d’aria di ventilazione del locale, mentre nelle configurazioni C non è necessaria.
Nella stessa sezione viene descritto il sistema antigelo di serie. La caldaia è protetta contro il gelo fino a temperature aria ambiente leggermente sopra zero, grazie a un algoritmo che accende il bruciatore alla minima potenza quando la sonda di mandata legge meno di 5 °C e lo spegne quando l’acqua raggiunge 35 °C. Il manuale sottolinea che la protezione funziona solo se la caldaia può accendersi, quindi con gas ed energia elettrica presenti e senza blocchi; se la macchina resta priva di alimentazione o in blocco, o se viene installata in luoghi dove la temperatura può scendere sotto zero, occorre svuotare l’impianto o introdurre un anticongelante specifico nel circuito primario, seguendo le istruzioni del produttore. Per le parti sanitarie e lo scarico condensa è previsto un kit di resistenze antigelo opzionale che porta la protezione fino a circa –15 °C.
Un capitolo è dedicato al collegamento dello scarico condensa. L’apparecchio integra un sifone che impedisce il passaggio di fumi dal tubo di drenaggio, ma tutto ciò che sta a valle è responsabilità dell’installatore. Il condotto di scarico condensa deve essere in materiale resistente agli acidi e al calore, posato con pendenza costante per evitare ristagni, eventualmente coibentato in zone a rischio gelo e sempre dotato di una disgiunzione ispezionabile tra la caldaia e la rete fognaria.
Per l’elettricità il manuale distingue tra collegamenti a bassa tensione e collegamenti in 230 V. Sotto la mensola inferiore ci sono due connettori estraibili: il CE4 a 4 poli per il bus 485 ModBus e il CE8 a 8 poli per termostato bassa temperatura, termostato ambiente a contatto pulito, comando remoto OpenTherm OT+ e sonda esterna. Viene raccomandato l’uso di cavi da 0,35 a 1,5 mm² e di cavo schermato per il bus 485 se passa vicino a conduttori di rete. Il manuale spiega che, in presenza di comando OT+, alcuni comandi passano a questo dispositivo: lo stato OFF/Estate/Inverno, il setpoint sanitario e la funzione spazzacamino; inoltre il setpoint sanitario e il setpoint di mandata calcolato dal cronotermostato vengono visualizzati nel menu INFO. La parte di alta tensione richiede un dispositivo di separazione onnipolare da almeno 3,5 mm, il rispetto del collegamento fase–neutro, l’uso del cavo HAR H05V2V2-F in dotazione e un collegamento di terra affidabile.
L’intero capitolo sulla fumisteria mostra schemi e tabelle per gli scarichi fumi e le prese aria: configurazioni concentriche 60/100, 80/125, sistemi sdoppiati 80–80, adattatori, perdite equivalenti di curve e prolunghe, lunghezze massime e minime. A pagina 10 e 31 c’è un grafico che riporta la lunghezza massima dei tubi sdoppiati Ø80 in funzione della ripartizione tra aria e fumi, e una tabella che per ogni elemento (curva 45°, curva 90°, prolunghe 0,5, 1 e 2 metri) dà l’equivalente in metri da sottrarre alla lunghezza disponibile. Un paragrafo specifico spiega l’installazione su canne fumarie collettive in pressione positiva, ammessa solo per apparecchi a condensazione e solo a gas metano: si parla dell’uso obbligatorio del kit clapet con sifone integrato, delle pressioni massime ammesse, della necessità di apporre una targa dati al piede della canna con tutte le informazioni e dei limiti sul numero di apparecchi collegabili, da definire in progetto.
Dopo tutte le indicazioni d’impianto, la sezione “Messa in servizio” descrive la prima accensione e le procedure speciali. Il tecnico deve verificare la corrispondenza tra dati di rete e dati di targa, la conformità degli scarichi fumi, la tenuta del gas, la portata di combustibile, il movimento del circolatore, il riempimento del sifone condensa. La prima operazione consiste proprio nel riempire il sifone versando circa un litro d’acqua nella presa di analisi combustione e verificando che defluisca dal tubo di scarico. Poi vengono illustrate la modalità “alta efficienza” gestita dal parametro P708, che alla prima accensione o dopo 60 giorni di stop fa funzionare la caldaia per 60 minuti con potenza ridotta e temperatura sanitaria limitata a 55 °C, e il ciclo di sfiato automatico di 4 minuti che parte ogni volta che la caldaia viene alimentata.
Una funzione chiave è la procedura di calibrazione GAC, che serve ad allineare valvola gas e sistema ACC. È obbligatoria alla prima accensione e dopo ogni trasformazione gas, sostituzione valvola gas, scheda, ventilatore, elettrodo di ionizzazione, pannello isolante del bruciatore o modifiche alla fumisteria. Il manuale spiega che va avviata con mantello chiuso, generalmente con richiesta sanitario in estate e portata di almeno 5 l/min, impostando il parametro P206 a 1 nel menu P2; sul display compaiono le lettere GAC lampeggianti e il numero di giri del ventilatore, la procedura dura alcuni minuti e termina con la scritta END. Se non è stata ancora eseguita il sistema ricorda all’utente la sua assenza alternando il messaggio GAC al normale display durante il funzionamento.
La termoregolazione con sonda esterna è descritta in dettaglio. Attivando il parametro P418 la caldaia passa da funzionamento a punto fisso a regolazione climatica: in quel caso il setpoint di mandata viene calcolato sulla base della temperatura esterna mediata e della curva di compensazione scelta con P419. Il manuale spiega come calcolare il valore KT di pendenza della curva dalla temperatura esterna minima di progetto della località e dalla temperatura di mandata desiderata, riportando anche una tabella con le temperature di progetto delle principali città italiane e un diagramma di curve climatiche per impianti ad alta temperatura e a pavimento. L’utente può introdurre un offset sulla temperatura ambiente di riferimento, da –5 a +5 °C, che si traduce in uno spostamento verticale della curva, oppure attivare, tramite P420, la compensazione notturna: in quel caso un eventuale programmatore ambiente collegato su contatto TA non spegne del tutto il riscaldamento ma comanda il passaggio dalla curva giorno (20 °C) alla curva notte (16 °C), con un abbassamento parallelo della curva climatica.
Altre funzioni speciali riguardano il sanitario. La sezione sulla “Comfort sanitario” spiega le quattro modalità selezionabili con la combinazione di tasti A+B: COFF per disattivare qualsiasi preriscaldo, CSTD per abilitare il preriscaldo tradizionale che mantiene caldo lo scambiatore sanitario, CSMT per attivare la funzione Touch & Go che, aprendo e richiudendo il rubinetto, scalda l’acqua solo poco prima del prelievo, e CSUP per il preriscaldo Smart che sfrutta il calore residuo del riscaldamento deviando la circolazione verso lo scambiatore sanitario per un breve periodo a fine richiesta. Un capitolo vicino descrive le funzioni speciali sanitarie attivabili con il parametro P511, come il ritardo di partenza di pompa e ventilatore, il mantenimento del ventilatore al minimo in caso di sovratemperatura sanitaria, l’uso di termostati assoluti in sanitario e una logica antipendolazione pensata per stabilizzare la temperatura in presenza di acqua di rete molto calda, portate basse o bollitori solari.
Per chi ha impianti a pavimento, la caldaia offre anche la funzione “scaldamassetto”. Attivando il parametro P409 in stato OFF, la macchina per 168 ore simula una richiesta di riscaldamento su zone a bassa temperatura con un setpoint di mandata che parte da 20 °C e sale gradualmente fino a 35 °C, per poi scendere di nuovo, secondo la tabella giornaliera riportata a pagina 15. Il conteggio delle ore si può vedere nel menu INFO alla voce I001 e la funzione può essere interrotta portando P409 a 0 o cambiando lo stato della caldaia.
I capitoli successivi sono dedicati alle regolazioni di minima e massima potenza tramite i parametri P306, P307, P309 e P310, alla trasformazione gas con P201, al cambio potenza nominale con P208 (che permette di portare un modello 30 kW a 35 kW a condizione di adeguare i giri ventilatore), e alle segnalazioni e anomalie. La tabella a pagina 17 elenca i codici di errore, distinguendo tra allarmi definitivi che bloccano la caldaia, allarmi transitori che si autoripristinano e semplici segnalazioni. L’utente vede sul display sigle come E010 per blocco fiamma, E020 per intervento termostato limite, E030–E036 per problemi ventilatore o ostruzione fumi, E040–E042 per anomalie di pressione acqua, E060 per sonda sanitario, E070–E072 e E080–E082 per sonde mandata–ritorno, E090–E091 per sonda fumi o richiesta di pulizia scambiatore, e altre per calibrazione fallita o troppi tentativi di reset. Il tasto 2 funziona da reset: se il problema è risolto, la caldaia riparte, altrimenti dopo 5 tentativi consecutivi si blocca con E099 e richiede di togliere e ridare alimentazione.
La parte sulla manutenzione e pulizia insiste sull’obbligo di manutenzione periodica previsto dal DPR 74/2013. Fra gli interventi previsti ci sono la rimozione di ossidazioni dal bruciatore, la pulizia delle incrostazioni sugli scambiatori, il controllo e la sostituzione degli elettrodi di accensione e ionizzazione se deteriorati, la pulizia dei condotti fumi e aria, il controllo di tenuta dei raccordi, la verifica del consumo gas a massima e minima potenza, la verifica dell’integrità dei cavi e delle sicurezze, la verifica che il sifone condensa abbia acqua. Le pagine 18 e 19 mostrano passo passo come smontare il gruppo combustione, pulire lo scambiatore primario con spazzole morbide e, solo in caso di depositi ostinati, con aceto bianco, come rimontare il bruciatore, sostituire il pannello isolante e le guarnizioni, pulire e riempire di nuovo il sifone e ripristinare gli elettrodi nelle posizioni corrette. È ripetuto più volte l’obbligo di eseguire una nuova procedura GAC dopo ogni intervento importante su valvola gas, scambiatore, ventilatore, scheda o elettrodi.
Nel capitolo successivo trovi la lista dei parametri programmabili, divisi per livello utente, installatore e service. A livello utente puoi cambiare lingua, ora e giorno, programmare le fasce orarie di riscaldamento se usi la programmazione interna, scegliere unità di misura, abilitare o meno i messaggi scorrevoli e il buzzer. A livello installatore ci sono i parametri di combustione, configurazione idraulica, impostazione pompa, termoregolazione, funzioni speciali sanitarie, funzione scaldamassetto e altri. A livello service i parametri riguardano trasduttore di pressione, riempimento semiautomatico (non usato su questo modello), isteresi di accensione e spegnimento, durata della postcircolazione sanitaria, abilitazione dello storico allarmi, chiamata service programmata, funzione alta efficienza e connettività (configurazione bus 485, abilitazione OT+). La tabella delle descrizioni, da pagina 21 a 22, spiega in linguaggio discorsivo la funzione di ciascun parametro e riporta i valori di fabbrica e i range ammessi.
Il menu INFO, illustrato a pagina 23, è una sezione di sola lettura dove l’utente o il tecnico possono vedere le temperature lette dalle varie sonde, la pressione impianto, le ore di funzionamento complessive in sanitario e riscaldamento, la modulazione media del bruciatore, i giri del ventilatore, lo storico degli ultimi cinque allarmi, lo stato della funzione comfort sanitario e delle funzioni speciali, la qualità del segnale Wi-Fi e il numero di giorni trascorsi da quando è comparsa la segnalazione CFS di chiamata service. Si entra con il tasto 3 e si scorre tra le voci numerate I001–I049 con i tasti C e D.
Per l’uso quotidiano dell’utente il manuale dedica il capitolo 7 al pannello di comando e l’8 alle istruzioni d’utilizzo. Il pannello, mostrato in figura a pagina 24, ha quattro tasti A, B, C e D intorno al display e tre tasti numerati sotto. A e B regolano la temperatura sanitaria e, quando sul display appare la freccia relativa, diventano rispettivamente conferma e annulla; C e D regolano il setpoint di riscaldamento e, in modalità menu, servono a navigare nei parametri. Il tasto 1 cicla tra gli stati OFF, estate e inverno, il tasto 2 azzera allarmi e interrompe il ciclo di sfiato, il tasto 3 apre il menu INFO o il menu impostazioni a seconda della durata della pressione. Alcune combinazioni richiamano funzioni specifiche: A+B attiva il menu di comfort sanitario, C+D la programmazione oraria, A+C la regolazione di ora e giorno, 1+3 blocca e sblocca la tastiera, 2+3 in OFF attiva la funzione analisi combustione. Il display usa varie icone per indicare connessioni OTBus o Wi-Fi, presenza sonda esterna, funzioni speciali sanitario, allarmi, presenza fiamma, richieste di calore in riscaldamento o sanitario, livello di setpoint con le tacche e stato della programmazione oraria (AUTO, MAN ON, MAN OFF).
Le istruzioni d’uso guidano l’utente nella sequenza di accensione: si alimenta l’impianto, si apre il gas, lo schermo mostra per pochi secondi tutte le icone e la versione firmware, poi chiede automaticamente di impostare ora e giorno se non sono ancora definiti. La programmazione dell’orologio può essere fatta anche in seguito dal menu P102 o tenendo premuti A e C. Una volta passati il ciclo di sfiato e le eventuali richieste automatiche, la caldaia resta in stand-by mostrando ora o pressione impianto. Con il tasto 1 si sceglie lo stato OFF, estate o inverno; in inverno la caldaia scalda sia impianto sia sanitario, in estate solo sanitario. Il manuale spiega come usare la programmazione oraria interna della caldaia per limitare le richieste di calore del termostato ambiente, attivandola con il parametro P421 e definendo fino a quattro fasce orarie al giorno per ogni giorno o gruppo di giorni con la combinazione B+D; il display guida l’utente con diciture come DAY 1 o DAY 1–5 e ORA ON 1, ORA OFF 1, fino a preimpostare il profilo preferito.
Le ultime pagine illustrano funzioni come la correzione temporanea del setpoint riscaldamento in presenza di sonda esterna, la regolazione del setpoint sanitario, la funzione di arresto di sicurezza con codice errore, lo spegnimento temporaneo con sistemi antigelo e antibloccaggio attivi, lo spegnimento per lunghi periodi con svuotamento impianto in caso di gelo, il blocco tastiera, lo storico allarmi e la gestione della connettività con la chiavetta Hi Comfort K100 per il controllo da app. Una funzione particolare è la “Biberon”, che blocca il setpoint sanitario per evitare che venga modificato per errore: si attiva dalla schermata di setpoint sanitario premendo contemporaneamente i tasti 1 e 2 per alcuni secondi, dopo di che sul display appare la scritta LOCK a fianco del valore di temperatura; un’ulteriore pressione disattiva il blocco.

Manuale di Istruzioni Beretta MYNUTE EVO X C PDF
In questa sezione trovi a disposizione il manuale di istruzioni della caldaia Beretta MYNUTE EVO X C in formato PDF, facilmente scaricabile. Il documento contiene tutte le informazioni utili per l’installazione, l’uso corretto e la manutenzione dell’apparecchio, oltre a preziosi consigli per garantire sicurezza ed efficienza nel tempo. Scaricando il manuale potrai consultare in ogni momento le indicazioni ufficiali fornite dal produttore, così da risolvere dubbi e gestire al meglio la tua caldaia.