Se hai bisogno di consultare il manuale di istruzioni della stufa Edilkamin Iris, qui puoi scaricare comodamente il file PDF ufficiale. Il manuale fornisce tutte le informazioni necessarie per l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione della tua stufa, con indicazioni dettagliate su funzioni, sicurezza e risoluzione dei problemi più comuni. Scaricando il documento potrai avere sempre a portata di mano una guida completa per sfruttare al meglio le potenzialità del tuo apparecchio e garantire un funzionamento efficiente e sicuro nel tempo.
Cosa Troverai nel Manuale Utente Stufa Edilkamin Iris
La stufa a pellet Edilkamin Iris è pensata per riscaldare principalmente il locale in cui è installata tramite irraggiamento dal frontale in ghisa e ventilazione forzata dall’aria che esce dalle griglie anteriori. Il manuale insiste subito su due concetti: usarla solo con pellet idoneo e rispettare in modo rigoroso le regole di installazione e manutenzione, perché l’azienda considera decaduta ogni responsabilità se la stufa viene montata male, usata con altri combustibili o manutenuta in modo improprio. La prima accensione deve essere eseguita da un CAT abilitato, che controlla il tiraggio, l’impianto elettrico, la taratura in base al pellet che utilizzerai e compila la garanzia.
Sul tema sicurezza il manuale è molto chiaro: il fuoco è completamente chiuso e gestito dalla scheda elettronica, quindi durante il funzionamento non devi aprire la porta né intervenire nella camera di combustione. Le uniche situazioni in cui corri dei rischi sono il contatto diretto con parti in tensione all’interno, il contatto con superfici calde come vetro, tubi fumi o bocchette aria calda, oppure l’introduzione di corpi estranei nel braciere o nel serbatoio. Non si usano mai liquidi infiammabili per accendere o ravvivare la fiamma, non si bagnano mai la stufa e le parti elettriche, non si coprono le griglie di aerazione del locale né le prese d’aria della stufa, non si mettono riduzioni sul tubo fumi. Per la pulizia del focolare e del serbatoio si deve usare solo un aspirapolvere a stufa fredda; per il vetro è previsto un detergente specifico da usare esclusivamente a vetro freddo. Prima di qualunque intervento interno la spina va sempre staccata.
Il principio di funzionamento è illustrato dal disegno in sezione a pagina 3: in alto c’è il serbatoio da 15 kg, da cui una coclea, trascinata da un motoriduttore, porta il pellet nel crogiolo in ghisa al centro del focolare. L’accensione avviene grazie a una resistenza elettrica che scalda l’aria, la quale viene aspirata nel crogiolo da un ventilatore centrifugo. Lo stesso ventilatore estrae i fumi e li espelle dal bocchettone da 80 mm sul retro basso; un secondo ventilatore fa circolare aria fredda nella camera intorno al focolare, la scalda sulle pareti in ghisa e la manda in ambiente dalle griglie frontali. Tutta la combustione è controllata dalla scheda elettronica, che regola quantità di pellet, giri estrattore fumi e portata d’aria comburente per mantenere un rendimento dichiarato intorno all’89%. La struttura interna, inclusa la camera di combustione, è interamente in ghisa; il rivestimento esterno può essere in ceramica (diversi colori) oppure in pietra ollare, con top in ghisa e pannelli laterali in alluminio su cui si inseriscono le piastrelle come mostra l’esploso di pagina 7.
Il manuale dedica un riquadro importante al combustibile. L’Iris è progettata solo per pellet di legno con diametro 6–7 mm, lunghezza massima 40 mm, umidità non oltre l’8% e potere calorifico almeno 4300 kcal/kg. Viene spiegato come riconoscere a colpo d’occhio un pellet buono (cilindretti lisci, poco polverosi, lunghi tutti più o meno uguali) rispetto a pellet scadente (spaccature, molta polvere, lunghezze irregolari, corpi estranei). Se si usano prodotti diversi o si bruciano altri materiali, legna inclusa, decadono sia le prestazioni sia la garanzia, e spesso è necessaria una nuova taratura da parte del CAT per ripristinare una combustione corretta.
Sul fronte delle prestazioni la scheda termotecnica segnala una potenza modulabile tra circa 3,4 e 8,3 kW, con consumo di pellet tra 0,7 e 2,0 kg/h e autonomia che, a serbatoio pieno, va da circa 7,5 a 20 ore in base al livello di potenza impostato. Il volume riscaldabile indicativo è compreso tra 115 e 230 m³, calcolato per abitazioni con isolamento “medio” secondo la legge italiana 10/91 e pellet di buona qualità. Il diametro del condotto fumi è 80 mm maschio, quello della presa d’aria esterna 40 mm. L’alimentazione elettrica richiesta è 230 V 50 Hz; la potenza assorbita media è attorno ai 150 W, che diventano circa 400 W nelle fasi di accensione quando lavora la resistenza. Tutto il circuito è protetto da fusibili da 2 A sia sulla linea di alimentazione sia sulla scheda.
La stufa integra tre dispositivi di sicurezza fondamentali. La termocoppia, montata sul condotto fumi, legge la temperatura dei gas e controlla che l’accensione vada a buon fine, che in lavoro la fiamma sia presente e che lo spegnimento si svolga correttamente. Un sensore di flusso, posizionato sul canale di aspirazione aria comburente, verifica che l’aria passi nella quantità giusta: se il tiraggio è scarso, se il crogiolo è intasato o se la canna fuma male, interviene bloccando la macchina con l’allarme H1. Infine un termostato di sicurezza interno stacca il carico pellet se la temperatura nel corpo stufa supera un limite, evitando surriscaldamenti pericolosi.
Per l’installazione il manuale richiede che il lavoro venga fatto dal CAT o da un installatore qualificato e che si rispettino le norme nazionali (in Italia UNI 10683). La stufa va posata perfettamente in bolla, su un pavimento con portata adeguata. Le distanze di sicurezza sono precise: almeno 40 cm sui lati e sul retro da materiali mediamente infiammabili e almeno 80 cm liberi davanti, senza tende, mobili o altri oggetti delicati. Se il pavimento è in legno o altro materiale sensibile al calore, serve una piastra isolante che sporga di almeno 20 cm sui lati e 40 cm sul fronte, come mostra la pianta a pagina 6. Il locale deve avere una presa d’aria di almeno 80 cm² verso l’esterno, oppure si può collegare direttamente la presa da 40 mm posta sul retro, con un tubo metallico corto, senza curve e protetto dal vento. Per lo scarico fumi lo schema a pagina 6–18 illustra i casi tipici: canna fumaria metallica coibentata esterna oppure inserimento in camino in muratura tramite tubo in acciaio. In ogni caso lo scarico della stufa dev’essere dedicato, non condiviso con altre apparecchiature; sono ammessi al massimo 2 metri di tratti orizzontali, fino a tre curve a 90°, e se si scarica direttamente all’esterno occorre un tratto verticale di almeno 1,5 m con terminale antivento. Tutti i tratti devono essere ispezionabili per la pulizia e sigillati con mastici e guarnizioni resistenti almeno a 300 °C.
Una volta installata la parte “corpo stufa”, si monta il rivestimento. Il manuale, con le figure a pagina 7, spiega che si devono prima togliere le piastrelle del top e il top in ghisa svitando le viti inferiore e posteriori, sfilar via il traverso di bloccaggio dei pannelli laterali in alluminio, infilare dall’alto le quattro piastrelle laterali nelle guide, riposizionare il traverso e richiudere il top con le piastrelle del coperchio e lo sportello del serbatoio pellet.
La gestione quotidiana avviene tramite due manopole e il piccolo pannello sinottico sul frontale inferiore, oppure con telecomando opzionale. La manopola sinistra comanda la potenza in modalità manuale (tre livelli, P1, P2, P3) oppure la temperatura ambiente desiderata in modalità automatica; la scelta tra manuale e automatico si fa con il tasto A/M e il display mostra di volta in volta livello di potenza o temperatura impostata. La manopola destra regola la velocità del ventilatore ambiente; il sistema comunque non consente di scendere sotto il minimo necessario a raffreddare il corpo stufa. Sul pannello sono presenti il tasto On/Off per avviare o spegnere la macchina e, nella versione con cronotermostato, il tasto con la “clessidra” che permette di programmare accensioni e spegnimenti automatici su base settimanale.
Lo schermo utilizza una serie di sigle: in fase di accensione compare Ac, seguita da Ar quando la fiamma è presente e si stabilizza; in spegnimento appare Of per circa dieci minuti mentre il pellet smette di cadere e i ventilatori vanno al massimo per raffreddare e evacuare i fumi. Durante il funzionamento puoi leggere P1, P2 o P3 per la potenza, o un numero da 8 a 29 che è la temperatura impostata in modalità automatica; in caso di pulizia automatica del crogiolo compare Pu, mentre la doppia “ŋŋ” segnala che il sistema sta aspettando il fermo motori e non può ricevere comandi per qualche secondo. Quando la stufa è in stand-by lampeggia la modalità con cui ripartirà (potenza o temperatura) alternata all’orario.
Per la prima accensione, dopo la verifica del CAT, l’utente deve limitarsi a controllare che l’installazione sia in ordine, che ci sia alimentazione elettrica, che la porta chiuda bene e che il crogiolo sia pulito. Con la stufa in stand-by basta tenere premuto per due secondi il tasto On/Off: la coclea comincia a caricare pellet, il display mostra Ac e, dopo alcuni minuti, la fiamma compare. È normale un velo di fumo nel braciere prima che la fiamma si formi; raggiunta una certa temperatura fumi il display passa a Ar e successivamente alla visualizzazione normale. Se il serbatoio è stato svuotato completamente, è necessario prima riempire la coclea tenendo premuti insieme i tasti On/Off e A/M finché il pellet arriva al braciere, operazione da fare a stufa spenta. In condizioni molto fredde (sotto i 3 °C) o in caso di resistenza guasta, il manuale prevede una procedura di accensione manuale con diavolina: si accende il blocchetto nel crogiolo, si chiude la porta e si avvia comunque il ciclo con il tasto On/Off.
In modalità manuale gestisci direttamente la potenza e la ventilazione, utile se vuoi un’erogazione costante. In modalità automatica imposti una temperatura ambiente, e la stufa modula tra P1 e P3 per raggiungerla rapidamente e poi mantenerla. Se imposti un valore inferiore a quello del locale, l’elettronica limita comunque il funzionamento a P1 per evitare continue accensioni e spegnimenti, consumando il minimo di pellet. Il manuale ricorda che la fiamma di un combustibile solido è naturalmente variabile e che la stufa effettua anche cicli automatici di pulizia del crogiolo, piccoli cali di fiamma dovuti a queste fasi sono normali. Per spegnere è sufficiente tenere premuto il tasto On/Off per due secondi: la macchina entra in fase Of, interrompe il carico pellet, porta al massimo estrattore fumi e ventilatore aria, e dopo circa dieci minuti si ferma; in questa fase non si deve mai togliere la spina.
La versione con programmatore settimanale consente di impostare fino a tre programmi giornalieri distinti, ciascuno con orario di accensione e spegnimento, e di decidere per ciascun giorno della settimana quali programmi siano attivi. La logica descritta a pagina 10 prevede che, tramite il tasto clessidra e i due tasti On/Off e A/M (usati come “meno” e “più”), si imposti prima l’ora e il giorno corrente, poi si abiliti globalmente la programmazione, quindi si definiscano per Pr01, Pr02 e Pr03 gli orari ON e OFF e si scelga per ogni day1–day7 se quel programma è ONd n o OFd n. Quando esiste almeno un programma attivo si accende un LED verde accanto al simbolo della clessidra. In modalità “Pr On” la stufa rispetta gli orari memorizzati, accendendosi e spegnendosi autonomamente.
In caso di problemi il pannello segnala eventuali blocchi con codici H1–H7. Il manuale dedica due pagine a spiegare cosa significano e cosa conviene controllare. H1 è l’allarme depressione: indica carenza di aria comburente o scarico fumi difficoltoso; si controllano porta, guarnizioni, pulizia crogiolo, canale aria, canale fumi e installazione. H2 riguarda un guasto al motore estrazione fumi; H3 (SF) indica stop fiamma perché la termocoppia ha visto una temperatura troppo bassa; H4 (AF) segnala accensione fallita, distinguendo il caso in cui la fiamma non si è mai vista dal caso in cui si è accesa ma si è spenta durante la fase Ar; H5 è il blocco per black-out; H6 indica termocoppia guasta o staccata; H7 segnala sovratemperatura fumi. Il consiglio del costruttore è sempre di non forzare riaccensioni ripetute: prima si lascia concludere lo spegnimento automatico, poi si rimuove la causa possibile e solo dopo si riavvia. In ogni caso è utile comunicare al CAT che cosa compariva sul display.
Per la manutenzione ordinaria il manuale insiste su poche ma regolari operazioni. A stufa fredda e con la spina staccata, almeno una volta al giorno si aspira il piano fuoco, lo spazio intorno al crogiolo e la cenere, poi si estrae il crogiolo, lo si raschia con la spatolina in dotazione liberando tutti i fori e lo si riposiziona; se necessario si pulisce il vetro con prodotto specifico. Mai aspirare cenere calda. Ogni quindici giorni, o ogni volta che si prevede un fermo lungo, conviene svuotare il serbatoio e aspirarne il fondo per eliminare polvere di pellet e schegge. Dopo alcuni mesi viene suggerito di soffiare aria secca nel tubo d’aspirazione per pulire il sensore di flusso.
Una volta a stagione è previsto l’intervento più approfondito del CAT: pulizia interna ed esterna, pulizia dei tubi di scambio, del vano crogiolo e del vano resistenza, smontaggio e pulizia del ventilatore fumi e del sensore di flusso, controllo termocoppia, sostituzione della guarnizione porta, verifica di cablaggi e coclea, prova completa di accensione e spegnimento. Se l’uso è molto intenso, è raccomandata la pulizia del canale da fumo almeno ogni tre mesi, oltre alla spazzolatura annuale della canna fumaria prevista dalle norme.

Manuale di Istruzioni Stufa Edilkamin Iris PDF
Se hai bisogno di consultare il manuale di istruzioni della stufa Edilkamin Iris, qui puoi trovare il documento completo in formato PDF, pronto per essere scaricato. Il manuale offre tutte le informazioni necessarie per l’installazione, l’utilizzo corretto e la manutenzione della stufa, così da garantirne il funzionamento in piena sicurezza ed efficienza. Scaricando il file potrai avere sempre a portata di mano una guida dettagliata per risolvere dubbi o eventuali problemi.